Meditazione del giorno
Con Gesù



1 Aprile “Esercita le tue percezioni
interiori!”
Quando
Gesù entra – a porte chiuse – dove gli apostoli erano riuniti, loro pensano che
arrivi dal di fuori. Ma Gesù è e sta sempre con loro, solo che ora è come se
“accendesse tutto ad un tratto la luce”, perché possano di nuovo vederlo come
quando viveva con loro. Dopo qualche momento di gioia indescrivibile per questi
incontro, la luce viene nuovamente spenta. La loro comunione continua al buio
o, meglio, alla luce della fede. Volendoli abituare a un altro tipo di
presenza, tra la risurrezione e l’ascensione, Gesù appare loro più volte. Con
il rendersi sia visibile che invisibile, egli fa loro aguzzare gli occhi della
fede.
Quando,
dopo quaranta giorni, scompare per sempre alla loro vista, i discepoli si sono
ormai talmente rafforzati nella loro fede da non aver più bisogno dei “sensi
esterni” per riconoscere la sua presenza.
Il
cristiano oltre ai sensi esterni ha anche dei sensi interiori come le
percezioni della fede, grazie alle quali possiamo cogliere sempre e ovunque la
presenza di Cristo. Anche noi avvertiamo l’amore di Cristo che ci circonda
tanto che, a volte, ci sembra di nuotare in un mare di luce. Con
la sua risurrezione e, quindi, la sua immateriale presenza, Cristo ha sconfitto
per sempre la solitudine che, tra le sofferenze umane, è la più comune. “Sono
risorto, e sono sempre con te”, si canta nell’antifona d’ingresso alla messa
della Domenica di Pasqua.
Naturalmente
puoi ancora sentirti solo o abbandonato, ma le percezioni della fede ti dicono
che si tratta di una tua illusione. In realtà Cristo è con te tutti i giorni
della tua vita, fino alla fine del tempo.
(Wilfrid Stinissen)


